LA MAGIA DELLE FAVOLE LETTE NEI BOSCHI

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Le favole non hanno tempo, si sa. Forse meno si sa che non nacquero per i bambini ma per gli adulti, affinché l’apparente linguaggio semplice, ma pregno di simbolismi, col quale sono scritte, non trovando ostacoli mentali, facesse breccia nell’animo degli uomini suscitandone la riflessione al fine di renderli migliori.

Se poi alla bellezza delle storie e del linguaggio con cui sono narrate si associano una degna recitazione cui fa da cornice l’incantevole scenario della natura incontaminata, si può essere certi che le favole avranno il potere di rapire gli uomini, trasportandoli in un mondo senza tempo dove realtà e fantasia si confondono, alimentando nei loro animi i tre quesiti fondamentali che da sempre assillano l’umanità: chi siamo?; da dove veniamo?; dove andiamo?.

È quanto avvenuto domenica 9 agosto nel bosco tra Raggiolo e Quota nello spiazzo antistante i ruderi della chiesa di Sant’Angelo: Miriam Bardini ha letto un condensato della favola L’allodola di pezza di Chéri di Maria Pagnini, edito da Soleombra, accompagnata dalla violinista Anna Tenore.

La storia è una rivisitazione della vita di San Francesco, dall’infanzia fino al momento in cui il fraticello lascerà questo mondo in groppa a un asino, scusandosi con l’animale per gravargli sul soma col proprio peso.

Ad acuire la bellezza della storia, catalizzando su di sé l’attenzione del numeroso pubblico presente sul prato e tra gli alberi, la coinvolgente recitazione di Miriam Bardini cui faceva da sfondo la delicata colonna sonora di Anna Tenore che col suo violino ha intonato i giusti spunti musicali su cui le parole si adagiassero come su di un tappeto volante, inondando l’aria di poesia. E lo scrosciante applauso con cui adulti e bambini hanno salutato la fine dello spettacolo è la testimonianza di quanto bisogno di favole e di poesia c’è in questo mondo.

L’evento è stato organizzato dall’EcoMuseo del Casentino in collaborazione con La Brigata di Raggiolo.

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vincenzo giarritiello

Nato a Napoli nel 1964, Vincenzo Giarritiello fin da ragazzo coltiva la passione per la scrittura. Nel 1997 pubblica L’ULTIMA NOTTE E ALTRI RACCONTI con Tommaso Marotta Editore; nel 2000 LA SCELTA con le Edizioni Tracce di Pescara. Nel 1999 la rivista letteraria L’IMMAGINAZIONE pubblica il suo racconto BARTLEBY LO SCRIVANO… EPILOGO, rivisitazione del famoso racconto di H. Melville. Dal 2002 al 2009 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi tra cui uno presso la sezione femminile dell’IPM di Nisida, esperienza che racconta nel libro LE MIE RAGAZZE – RAGAZZE ROM SCRIVONO edito nel 2019. Tra il 2017 e il 2020 ha ristampato L’ULTIMA NOTTE e pubblicato SIGNATURE RERUM (il sussurro della sibilla), RAGGIOLO, UNO SCORCIO DI PRADISO IN TERRA e la raccolta di racconto L’UOMO CHE REALIZZAVA I SOGNI. Nel 2020 ha pubblicato con le edizioni Helicon il romanzo IL RAGAZZO CHE DANZÒCON IL MARE. Nel 2021, sempre con le Edizioni Helicon, ha pubblicato il romanzo UN UOMO BUONO (mio padre malato di Alzheimer). Ha collaborato e collabora con diverse associazioni culturali (Magaris; Lux in fabula), con riviste cartacee e digitali tra cui IL BOLLETTINO FLEGREO, NAPOLI PIÙ, MEMO, GIORNALE WOLF, COMUNICARE SENZA FRONTIERE, QUICAMPIFLEGREI.IT. Nel 2005 ha aperto il blog LA VOCE DI KAYFA e nel 2017 LA VOCE DI KAYFA 2.0. Dal 2019 ha attivato il sito www.vincenzogiarritiello.it. Per la sua attività di scrittore e poeta in vernacolo ha ricevuto riconoscimenti letterari.
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