BUON VIAGGIO, MARESCIALLO ROCCA

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Giusto il tempo di rattristarci per la scomparsa di Sean Connery, l’inimitabile James Bond del grande schermo, con tutto il rispetto per quanti dopo di lui hanno interpretato il ruolo di 007, ed ecco che la vita ci priva di un altro gigante dello spettacolo.

Nel giorno del suo ottantesimo compleanno ci lascia Gigi Proietti.

Attore di teatro, cinema e televisione, nonché fondatore di una scuola di recitazione da cui sono usciti tanti talenti – Giorgio Tirabassi, Enrico Brignano e Flavio Insinna per citarne alcuni -, così come in Connery identificava James Bond, in Proietti il pubblico riconosceva il Maresciallo Rocca, a cui l’attore prestò il proprio volto, protagonista dell’omonima e fortunatissima serie televisiva andata in onda su RAI UNO dalla fine degli anni novanta agli inizi del duemila.

Due personaggi diversi Connery e Proietti: il primo apparteneva al grande mondo del cinema hollywoodiano; il secondo era un monumento vivente dello spettacolo italiano, del teatro in particolare – il suo A ME GLI OCCHI, PLEASE resterà una perla irraggiungibile.

Con quei suoi modi semplici e diretti che lo facevano apparire uno di noi, cui si affiancava l’indiscussa bravura, Proietti aveva fatto subito breccia nel cuore della gente tanto da essere considerato alla stregua di un “amico” di famiglia con cui ci si incontra volentieri per trascorre una serata in allegria – era un maestro nel raccontare barzellette.

Sapere che non ci sarà più, addolora.

A rendere meno amara la sua scomparsa restano le registrazioni dei suoi spettacoli, gli sceneggiati e i film in cui ha recitato – indimenticabile il suo Mandrake in “Febbre da cavallo” un cult della commedia all’italiana – grazie ai quali, ogni volta che lo vorremmo, potremo ritrovarci con lui e la sua sua innata simpatia – il suo volto dall’aria ironica davvero bucava il video, dandoti la sensazione che fosse lì con te.

Buon viaggio, Maresciallo Rocca!

About Post Author

vincenzo giarritiello

Nato a Napoli nel 1964, Vincenzo Giarritiello fin da ragazzo coltiva la passione per la scrittura. Nel 1997 pubblica L’ULTIMA NOTTE E ALTRI RACCONTI con Tommaso Marotta Editore; nel 2000 LA SCELTA con le Edizioni Tracce di Pescara. Nel 1999 la rivista letteraria L’IMMAGINAZIONE pubblica il suo racconto BARTLEBY LO SCRIVANO… EPILOGO, rivisitazione del famoso racconto di H. Melville. Dal 2002 al 2009 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi tra cui uno presso la sezione femminile dell’IPM di Nisida, esperienza che racconta nel libro LE MIE RAGAZZE – RAGAZZE ROM SCRIVONO edito nel 2019. Tra il 2017 e il 2020 ha ristampato L’ULTIMA NOTTE e pubblicato SIGNATURE RERUM (il sussurro della sibilla), RAGGIOLO, UNO SCORCIO DI PRADISO IN TERRA e la raccolta di racconto L’UOMO CHE REALIZZAVA I SOGNI. Nel 2020 ha pubblicato con le edizioni Helicon il romanzo IL RAGAZZO CHE DANZÒCON IL MARE. Nel 2021, sempre con le Edizioni Helicon, ha pubblicato il romanzo UN UOMO BUONO (mio padre malato di Alzheimer). Ha collaborato e collabora con diverse associazioni culturali (Magaris; Lux in fabula), con riviste cartacee e digitali tra cui IL BOLLETTINO FLEGREO, NAPOLI PIÙ, MEMO, GIORNALE WOLF, COMUNICARE SENZA FRONTIERE, QUICAMPIFLEGREI.IT. Nel 2005 ha aperto il blog LA VOCE DI KAYFA e nel 2017 LA VOCE DI KAYFA 2.0. Dal 2019 ha attivato il sito www.vincenzogiarritiello.it. Per la sua attività di scrittore e poeta in vernacolo ha ricevuto riconoscimenti letterari.
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