PAOLO LUBRANO CI PARLA DI SOPHIA LOREN E DELLE DONNE DI POZZUOLI

0 0
Read Time:3 Minute, 30 Second

Di seguito l’intervista pubblicata su QuiCampiFlegrei.it in cui Paolo Lubrano ci parla della sua biografia su Sophia Loren.

Uscito da poco più di una settimana, “PORTANDOMI DENTRO QUESTA MAGIA” – la biografia su Sophia Loren scritta da Paolo Lubrano per Cultura Nova – sta riscuotendo un enorme eco sia in Italia che all’estero tanto da stupire lo stesso autore. Per saperne di più sul libro, abbiamo posto a Lubrano, puteolano doc, alcune domande. 

Paolo come ti è venuta l’idea di scrivere una biografia sulla Loren?

Il libro è un tassello di un progetto molto più ampio che spero di realizzare non appena finirà l’emergenza covid. Ammetto che non era affatto nelle mie intenzioni scrivere una biografia su di lei, tuttavia sto scoprendo che il libro sta ottenendo una visibilità pazzesca, non solo in Italia. In particolare se ne sta parlando tantissimo in Germania e sta cosa mi stupisce, anche se ovviamente mi fa piacere.

Per il modo con cui è scritto, il libro sembra un romanzo. Questo approccio narrativo è voluto o è casuale?

È voluto, assolutamente. Anche se non pensavo di esserne capace. Il libro nasce con l’intento di celebrare i settant’anni di carriera di Sophia Loren. Ma dietro vi è l’intenzione di fare un omaggio alle donne puteolane che, secondo me, hanno particolari caratteristiche che sono all’origine del successo di Sophia. Tali peculiarità sono emerse attraverso il lungo lavoro di ricerca che ho fatto per la stesura del testo: così com’era strutturata in passato, nella società puteolana, in virtù del fatto che gli uomini trascorrevano spesso lunghi periodi in mare, erano le donne a dover prendere le decisioni in casa per tirare avanti la famiglia. Ciò fece sì che nella nostra terra si costituisse una società di stampo matriarcale. Avendo vissuto in una famiglia circondata da donne forti – la mamma, la nonna e le zie – anche Sophia ha sicuramente assimilato e sviluppato quest’aspetto che si è poi rivelato decisivo per l’ascesa del suo successo.

Nel libro sono narrati in maniera dettagliata diversi episodi della vita privata della Loren, te li ha raccontati lei o ti sei divertito a shekerare la realtà con la fantasia?

Molti sono frutto di ricerche che ho svolto leggendo diverse biografie su di lei. Altri li ho immaginati per avere lo spunto di raccontare altre cose. Ad esempio mi sono inventato lunghe passeggiate di Sophia a Pozzuoli per avere il pretesto di tratteggiare le bellezze di alcuni luoghi tipici della mia città in quanto questo libro vuole essere anche un omaggio a Pozzuoli.

Poiché nel libro, in più di un momento, metti in risalto l’intimo legame tra la diva e Pozzuoli, legame che lei non ha mai rinnegato, ti chiedo: sei convinto che se non fosse nata a Pozzuoli, probabilmente la Loren non sarebbe diventata quella che è?

Ne sono estremamente convinto! La mia intenzione è proprio quella di cercare di dimostrare che il suo successo è dovuto al fatto che lei è cresciuta proprio qui!  Sophia ha fatto un centinaio di film, ma quelli che le hanno dato la notorietà planetaria, e a dirlo non sono certo io, ne sono una quindicina. Guarda caso proprio quelli in cui ha espresso l’anima della popolana, ovvero della puteolana! Lasciami aggiungere una cosa riguardante il carattere delle donne puteolane: all’epoca in cui in Italia vennero istituite le case di tolleranza, nel momento in cui si cercò di allestirne qualcuna anche a Pozzuoli, le puteolane si ribellarono rendendo impossibile la realizzazione del progetto, seppure con l’appoggio della curia puteolana. Non è cosa da poco!

Quanto è durata la gestazione del libro?

Poco più di un anno. Ci sono stati periodi in cui mi ci sono dedicato di più, altri meno. Giocoforza ho cercato di sfruttare al meglio i tre mesi in cui siamo stati chiusi in casa durante il primo lockdown per dedicarmici con tutta l’anima affinché fosse pronto prima della fine dell’anno.

Paolo in il futuro hai intenzione di regalarci ulteriori biografie su qualche altro puteolano famoso?

Non credo, scrivere non è il mio mestiere. Però è anche vero che nella vita non bisogna mai dire mai!

About Post Author

vincenzo giarritiello

Nato a Napoli nel 1964, Vincenzo Giarritiello fin da ragazzo coltiva la passione per la scrittura. Nel 1997 pubblica L’ULTIMA NOTTE E ALTRI RACCONTI con Tommaso Marotta Editore; nel 2000 LA SCELTA con le Edizioni Tracce di Pescara. Nel 1999 la rivista letteraria L’IMMAGINAZIONE pubblica il suo racconto BARTLEBY LO SCRIVANO… EPILOGO, rivisitazione del famoso racconto di H. Melville. Dal 2002 al 2009 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi tra cui uno presso la sezione femminile dell’IPM di Nisida, esperienza che racconta nel libro LE MIE RAGAZZE – RAGAZZE ROM SCRIVONO edito nel 2019. Tra il 2017 e il 2020 ha ristampato L’ULTIMA NOTTE e pubblicato SIGNATURE RERUM (il sussurro della sibilla), RAGGIOLO, UNO SCORCIO DI PRADISO IN TERRA e la raccolta di racconto L’UOMO CHE REALIZZAVA I SOGNI. Nel 2020 ha pubblicato con le edizioni Helicon il romanzo IL RAGAZZO CHE DANZÒCON IL MARE. Nel 2021, sempre con le Edizioni Helicon, ha pubblicato il romanzo UN UOMO BUONO (mio padre malato di Alzheimer). Ha collaborato e collabora con diverse associazioni culturali (Magaris; Lux in fabula), con riviste cartacee e digitali tra cui IL BOLLETTINO FLEGREO, NAPOLI PIÙ, MEMO, GIORNALE WOLF, COMUNICARE SENZA FRONTIERE, QUICAMPIFLEGREI.IT. Nel 2005 ha aperto il blog LA VOCE DI KAYFA e nel 2017 LA VOCE DI KAYFA 2.0. Dal 2019 ha attivato il sito www.vincenzogiarritiello.it. Per la sua attività di scrittore e poeta in vernacolo ha ricevuto riconoscimenti letterari.
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *