Arriva Draghi, ha vinto Renzi tutti gli altri hanno perso

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La convocazione questa mattina di Mario Draghi al Quirinale per ricevere dal Presidente Mattarella l’incarico di formare un governo tecnico istituzionale, dopo che il mandato esplorativo del Presidente della Camera Fico è naufragato, rappresenta la vittoria di Matteo Renzi e la sconfitta non solo della politica ma di un buona fetta di addetti ai lavori dell’informazione i quali, quando sentivano tirare in ballo come probabile nuovo premier il nome dell’ex Presidente della BCE, si scompisciavano dal ridere, affermando con sicumera dalle colonne dei loro giornali, dai salotti televisivi o dalle loro pagine social “Draghi non ci pensa proprio, non è stupido!”.

Ora che anche loro sono stati malamente smentiti dai fatti, a testimonianza che nessuno è perfetto, sono curioso di vedere se costoro avranno il coraggio di fare mea culpa; di ammettere che i primi a non capirci una mazza sono loro, non solo del perché Renzi abbia aperto la crisi in un momento così sensibile per il paese, ma perché Draghi sia stato chiamato in causa quando loro stessi escludevano a monte una simile eventualità!

Certo, non si può escludere che l’illustre finanziere dica di no. Ma, francamente, pochi sono i dubbi che faccia un torto a Mattarella. Quello che più preoccupa sono quali condizioni porrà per accettare l’incarico!

Tutti ricordano con orrore quanto fece il governo Monti, in primis la riforma delle pensioni targata Fornero tuttora maledetta da milioni di cittadini!  

In attesa di conoscere gli esiti di questo teatrino che ha lasciato con un palmo di naso tutti, inclusi i primi della classe, una cosa credo la si possa già affermare senza paura di essere smentiti: Renzi ha vinto a prescindere. I soloni della cultura e dell’informazione italiana, hanno perso. Per quanto riguarda la politica, meglio stendere un velo pietoso!

Quel che preoccupa è che, alla fine, a rimetterci le penne saranno per l’ennesima volta gli italiani.

Speriamo che nel momento in cui dovessero varare una manovra che lede i diritti dei cittadini, il ministro di competenza ci risparmi almeno le sue lacrime di coccodrillo.

Il pianto di dolore dell’allora ministro Fornero quando varò la sua famigerata riforma pensionistica ancora risuona come una presa in giro nelle orecchie di tanti disperati che in un baleno videro cancellati i diritti acquisiti in anni di lavoro!

About Post Author

vincenzo giarritiello

Nato a Napoli nel 1964, Vincenzo Giarritiello fin da ragazzo coltiva la passione per la scrittura. Nel 1997 pubblica L’ULTIMA NOTTE E ALTRI RACCONTI con Tommaso Marotta Editore; nel 2000 LA SCELTA con le Edizioni Tracce di Pescara. Nel 1999 la rivista letteraria L’IMMAGINAZIONE pubblica il suo racconto BARTLEBY LO SCRIVANO… EPILOGO, rivisitazione del famoso racconto di H. Melville. Dal 2002 al 2009 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi tra cui uno presso la sezione femminile dell’IPM di Nisida, esperienza che racconta nel libro LE MIE RAGAZZE – RAGAZZE ROM SCRIVONO edito nel 2019. Tra il 2017 e il 2020 ha ristampato L’ULTIMA NOTTE e pubblicato SIGNATURE RERUM (il sussurro della sibilla), RAGGIOLO, UNO SCORCIO DI PRADISO IN TERRA e la raccolta di racconto L’UOMO CHE REALIZZAVA I SOGNI. Nel 2020 ha pubblicato con le edizioni Helicon il romanzo IL RAGAZZO CHE DANZÒCON IL MARE. Nel 2021, sempre con le Edizioni Helicon, ha pubblicato il romanzo UN UOMO BUONO (mio padre malato di Alzheimer). Ha collaborato e collabora con diverse associazioni culturali (Magaris; Lux in fabula), con riviste cartacee e digitali tra cui IL BOLLETTINO FLEGREO, NAPOLI PIÙ, MEMO, GIORNALE WOLF, COMUNICARE SENZA FRONTIERE, QUICAMPIFLEGREI.IT. Nel 2005 ha aperto il blog LA VOCE DI KAYFA e nel 2017 LA VOCE DI KAYFA 2.0. Dal 2019 ha attivato il sito www.vincenzogiarritiello.it. Per la sua attività di scrittore e poeta in vernacolo ha ricevuto riconoscimenti letterari.
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