GIANNI BICCARI PRESENTA LA SUA MOSTRA DI FOTO DI SCENA A POZZUOLI

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Sabato 7 settembre a Pozzuoli, presso il Polo Culturale di Palazzo Toledo, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Pozzuoli Maria Teresa Moccia Di Fraia, s’è inaugurata la mostra fotografica EMOZIONI E PALCOSCENICO di Gianni Biccari. La mostra sarà visitabile fino al 21 settembre, tutti i giorni esclusa la domenica, dalle 9-13 e dalle 15-19. Per l’occasione abbiamo rivolto alcune domande all’autore.

Dopo circa un anno dal successo al PAN, Gianni Biccari ripropone la mostra di foto di scena EMOZIONI E PALCOSCENICO a Pozzuoli, quali sono le aspettative?

Di far conoscere al pubblico e a chi volesse fruirne l’esistenza di questo vasto archivio fotografico che ho creato in trent’anni di attività come fotografo di scena.

Quando ti intervistai durante la mostra al PAN mi raccontasti di un attore presente all’inaugurazione il quale, il giorno dopo, ti telefonò per farti complimenti e chiederti perché non avevi esposto una sua foto: in questa mostra compare?

Ci sta e spero la foto gli piaccia. Lo scopriremo a breve visto che dovrebbe venire.

Nell’anno in corso hai improvvisamente ripreso a pieno regime la tua attività fotografica in maniera, oserei dire, inarrestabile: a cosa lo imputi?

A questa incontenibile voglia di fotografare che mi è tornata. Io ho sofferto il passaggio dalla pellicola al digitale. Poi ho vissuto il momento topico della crisi dello spettacolo per cui la committenza si è assottigliata, anche perché molti si accontentavano della foto scattata con il telefonino. La molla per la ripresa è scattata grazie a mio figlio Matteo che vuole fare l’attore e al pensiero che tutte le fotografie di scena che ho finissero nel dimenticatoio.

L'immagine può contenere: 4 persone, tra cui Matteo Biccari, persone che sorridono, persone in piedi e testo

Gianni Biccari con Luca Sorbo, curatore della mostra, e suo figlio Matteo

Dopo Napoli e Pozzuoli in quale altre sedi approderà la mostra?

A giugno di quest’anno è stata a Roma, alla cartiera latina sull’Appia Antica, e probabilmente dovrebbe andare a Pisa…

Da dove nasce questo progetto puteolano?

Nasce da una comunione di intenti con l’Assessore della Cultura Maria Teresa Moccia Di Fraia. Tempo fa ci incontrammo e le portai il catalogo che stampammo per il PAN, lei rimase entusiasta e mi chiese di trovare un modo per esporla a Pozzuoli. Abbiamo avuto l’opportunità di poter usufruire dei locali di questo splendido Palazzo Toledo e in un mese ci siamo dati da fare perché il progetto si realizzasse.

Visto che lo spazio messo a disposizione dal comune è quasi tre volte superiore a quello del PAN, presumo ti sia divertito nell’allestimento…

Assolutamente sì! Abbiamo rivoluzionato completamente l’allestimento: al PAN le fotografie  erano a parete, adesso invece sono esposte su strutture che, ci tengo a sottolinearlo, abbiamo creato mia moglie e io  con l‘aiuto di Massimo Colutta e Michele Schiano. Ci siamo divertiti anche perché, grazie allo spazio a disposizione, ho potuto esporre foto XXL che mai avrei potuto presentare al PAN, o, se lo avessi fatto, ne avrei messe tre, sacrificando tutte le altre.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone in piedi

Gianni Biccari con l’Assessore alla Cultura Maria Teresa Moccia Di Fraia

In un recente incontro che avemmo all’ART GARAGE non escludesti di realizzare un progetto fotografico che avesse come soggetto Pozzuoli e i campi flegrei, è sempre vivo?

Sì, mi frulla in testa l’idea di coniugare l’antico e il moderno. Però, preso da tante cose, in primis la rassegna fotografica che coordino all’ART GARAGE, è un progetto che al momento ho accantonato.

Quando riprenderete all’ART GARAGE?

Tra fine ottobre e inizio novembre. Già abbiamo contatto tutti gli autori, dobbiamo stilare solo il calendario.

Anche quest’anno, come le precedenti edizioni, darete spazio esclusivamente a fotografi o prevedete qualche intermezzo con un altro tipo di artisti?

Per il momento solo fotografi, ma non escludo che durante il cammino non potremmo inserire qualcosa di diverso dalla fotografia.

Buon lavoro

Grazie!  

About Post Author

vincenzo giarritiello

Nato a Napoli nel 1964, Vincenzo Giarritiello fin da ragazzo coltiva la passione per la scrittura. Nel 1997 pubblica L’ULTIMA NOTTE E ALTRI RACCONTI con Tommaso Marotta Editore; nel 2000 LA SCELTA con le Edizioni Tracce di Pescara. Nel 1999 la rivista letteraria L’IMMAGINAZIONE pubblica il suo racconto BARTLEBY LO SCRIVANO… EPILOGO, rivisitazione del famoso racconto di H. Melville. Dal 2002 al 2009 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi tra cui uno presso la sezione femminile dell’IPM di Nisida, esperienza che racconta nel libro LE MIE RAGAZZE – RAGAZZE ROM SCRIVONO edito nel 2019. Tra il 2017 e il 2020 ha ristampato L’ULTIMA NOTTE e pubblicato SIGNATURE RERUM (il sussurro della sibilla), RAGGIOLO, UNO SCORCIO DI PRADISO IN TERRA e la raccolta di racconto L’UOMO CHE REALIZZAVA I SOGNI. Nel 2020 ha pubblicato con le edizioni Helicon il romanzo IL RAGAZZO CHE DANZÒCON IL MARE. Nel 2021, sempre con le Edizioni Helicon, ha pubblicato il romanzo UN UOMO BUONO (mio padre malato di Alzheimer). Ha collaborato e collabora con diverse associazioni culturali (Magaris; Lux in fabula), con riviste cartacee e digitali tra cui IL BOLLETTINO FLEGREO, NAPOLI PIÙ, MEMO, GIORNALE WOLF, COMUNICARE SENZA FRONTIERE, QUICAMPIFLEGREI.IT. Nel 2005 ha aperto il blog LA VOCE DI KAYFA e nel 2017 LA VOCE DI KAYFA 2.0. Dal 2019 ha attivato il sito www.vincenzogiarritiello.it. Per la sua attività di scrittore e poeta in vernacolo ha ricevuto riconoscimenti letterari.
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