La sua presenza discreta e nello stesso tempo tangibile per via del suo fisico possente – era alto un metro e novanta e aveva un fisico da culturista, pur non avendo messo mai piede in palestra – per le vie dei quartieri, in particolar modo quelli dove la malavita era radicata, inizialmente suscitò preoccupazione al punto che le “vedette” lo seguivano come un’ombra temendo che fosse un Killer di un clan rivale o un infiltrato della polizia.
Continue ReadingScarpette appese al chiodo ma i ricordi restano vivi.
Quelle scarpette che ora pendono mestamente al chiodo sono il libro che le contengono perché queste storie sono parte della mia vita. Averle vissute lo considero un privilegio, un regalo della vita. Nulla e nessuno può cancellarle, nemmeno l’osteopenia.
Continue ReadingIN RICORDO DI LEONE VITTIMA DELLA CRUDELTA’ UMANA
L’ultima cosa che i suoi occhi stanchi di dolore videro fu lo sguardo commosso dei veterinari che le avevano provate tutte per strapparlo alla morte, dopo le orrende ferite inferte da mani di mostro per appropriarsi della sua pelliccia. Non si sa se per rivenderla o per il semplice gusto di scuoiarlo vivo. Abbandonato agonizzante sul marciapiede, il caso volle che a trovarlo in quelle pietose condizioni fosse un veterinario del canile municipale che subito lo avvolse in una coperta e lo portò in ambulatorio per cercare di curarlo con il sostegno dei colleghi.
Continue ReadingCiao amico mio, ovunque tu sia!
[…]Era la mamma di un mio caro amico di infanzia scomparso di leucemia alcune settimane fa. Per motivi personali non sono potuto andare ai suoi funerali per cui inviai un telegramma, idem mia sorella e suo marito entrambi a loro volta suoi amici. […]
Continue ReadingGioia la micetta bellella
Due settimane fa ci ha improvvisamente lasciati Gioia, la gattina randagia che adottammo – sarebbe più corretto dire “ci adottò” visto che i gatti scelgono loro il padrone. Una scomparsa improvvisa che ha lasciato un vuoto che nessuno immaginava fosse così intenso al punto da apparire quasi incolmabile. Probabilmente molti, leggendomi, penseranno che stia esagerando. Se davvero così fosse, costoro sappiano che non li biasimo perché il primo a stupirsene sono io stesso.
Continue ReadingLa voce della natura
Quando, bambino, camminando per i boschi in compagnia del nonno, si divertiva a staccare una foglia da un ramo o un ramo da un albero, o a cogliere un fiore dal prato, l’anziano lo rimproverava:
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La cambiale (racconto)
Il racconto che segue trae spunto da un episodio veramente accaduto molti anni fa in un paese dell’entroterra campano. Il protagonista purtroppo non c’è più, resta la sua inestinguibile simpatia.
Continue ReadingL’araba fenice
Dal primo momento che era scoppiata la pandemia, pur essendo un medico generico, come tanti suoi colleghi si era messo a disposizione per assistere gli ammalati. Con la mascherina sul viso andava a casa di ogni paziente e lo curava attenendosi scrupolosamente ai protocolli prescritti dal ministero.
Continue ReadingBUON ONOMASTICO PAPÀ
Mio padre si chiamava Ciro, oggi avrebbe festeggiato l’onomastico. Per ricordarlo pubblico degli stralci del romanzo inedito a lui dedicato in cui racconto il dramma che affrontammo quando si ammalò di Alzheimer, alternando la narrazioni della bufera che dovemmo fronteggiare per circa 10 anni, di cui gli ultimi 4 furono un vero incubo, con episodi […]
Continue ReadingUNA PIZZA CON PAPÀ, TRENTACINQUE ANNI DOPO
Ieri mattina, approfittando che eravamo in zona gialla, per cui ci potevamo spostare da un comune all’altro senza l’incubo che le forze dell’ordine ci fermassero e ci chiedessero l’autocertificazione per giustificare dove andassimo, decisi di farmi un giro per Napoli. Con la mascherina sul viso presi la metro e scesi a Piazza Amadeo per passare […]
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