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C’è una realtà che, come la morte, appartiene naturalmente a tutti quanti noi, il suo nome è vecchiaia! Di essa molti acquisiscono consapevolezza solo quando iniziano a patire gli acciacchi fisici, abbiano quaranta o sessanta anni, vedendosi improvvisamente preclusa la possibilità di realizzare ambizioni di qualsiasi genere.

C’è chi si sente vecchio già a trenta anni e chi invece a sessanta ancora ragazzino, indipendentemente dall’aspetto del proprio fisico, perché ha uno spirito precocemente invecchiato o eternamente giovane. Pertanto, seppure l’anagrafe gli imporrebbe di fare o non fare determinate cose, egli reagisce in virtù di come si sente interiormente fregandosene degli anni e di quello che gli altri potrebbero pensare.

Ci sono trentenni che storcono le labbra in segno di disappunto se un loro coetaneo o una persona più matura si concede delle “bizzarie” che, a loro parere, si addicono a un ventenne. Poi ci sono persone che, pur avendo da tempo superata la soglia degli “anta” si godono la vita senza porsi il problema se è giusto o meno fare determinate cose a una certa età, convinti che “ogni lasciata è persa!”

È vero che il giusto equilibrio sta nel fondere le esigenze interiori con quelle realmente praticabili in rapporto alla propria condizione fisica e anagrafica, ma trovo encomiabili coloro che, nonostante abbiano un’età che supera abbondantemente i sessanta, o addirittura i settanta, vivono la vita con la gioia e la spensieratezza di quand’erano ragazzini; cogliendo al volo ogni momento bello che la vita ha ancora da offrigli perché hanno maturato la consapevolezza che vivere non deve essere solo sacrifici e sofferenza, ma anche e soprattutto gioia!

About Post Author

vincenzo giarritiello

Nato a Napoli nel 1964, Vincenzo Giarritiello fin da ragazzo coltiva la passione per la scrittura. Nel 1997 pubblica L’ULTIMA NOTTE E ALTRI RACCONTI con Tommaso Marotta Editore; nel 2000 LA SCELTA con le Edizioni Tracce di Pescara. Nel 1999 la rivista letteraria L’IMMAGINAZIONE pubblica il suo racconto BARTLEBY LO SCRIVANO… EPILOGO, rivisitazione del famoso racconto di H. Melville. Dal 2002 al 2009 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi tra cui uno presso la sezione femminile dell’IPM di Nisida, esperienza che racconta nel libro LE MIE RAGAZZE – RAGAZZE ROM SCRIVONO edito nel 2019. Tra il 2017 e il 2020 ha ristampato L’ULTIMA NOTTE e pubblicato SIGNATURE RERUM (il sussurro della sibilla), RAGGIOLO, UNO SCORCIO DI PRADISO IN TERRA e la raccolta di racconto L’UOMO CHE REALIZZAVA I SOGNI. Nel 2020 ha pubblicato con le edizioni Helicon il romanzo IL RAGAZZO CHE DANZÒCON IL MARE. Nel 2021, sempre con le Edizioni Helicon, ha pubblicato il romanzo UN UOMO BUONO (mio padre malato di Alzheimer). Ha collaborato e collabora con diverse associazioni culturali (Magaris; Lux in fabula), con riviste cartacee e digitali tra cui IL BOLLETTINO FLEGREO, NAPOLI PIÙ, MEMO, GIORNALE WOLF, COMUNICARE SENZA FRONTIERE, QUICAMPIFLEGREI.IT. Nel 2005 ha aperto il blog LA VOCE DI KAYFA e nel 2017 LA VOCE DI KAYFA 2.0. Dal 2019 ha attivato il sito www.vincenzogiarritiello.it. Per la sua attività di scrittore e poeta in vernacolo ha ricevuto riconoscimenti letterari.
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