
Malgrado l’emergenza covid abbia sconvolto la vita di tutti noi, in tanti grazie a internet, in particolare ai social, abbiamo scoperto e stiamo scoprendo la possibilità di continuare la nostra vita sociale in virtuale.
Sicuramente ritrovarsi al di là di uno schermo di un PC, di un telefonino o di un tablet non è la stessa cosa dell’incontrarsi a tu per tu in un bar, per strada o a casa per scambiare quattro chiacchiere tra amici.
Tuttavia nell’attesa che l’emergenza sanitaria passi, possiamo affermare che grazie alle chat molti di noi durante il lockdown non solo hanno avuto la possibilità di continuare a lavorare e studiare tranquillamente, si fa per dire, da casa, ma anche di proseguire la propria vita sociale formando gruppi di chat con gli amici di sempre, facendo nuove amicizie perché in quei gruppi spesso c’erano sconosciuti con cui si è simpatizzato.
Idem è accaduto e sta tuttora accadendo per molti enti, sia pubblici che privati, e associazioni culturali che hanno dovuto sospendere le proprie attività al pubblico, reinventandole in rete.
Seppure organizzare la presentazione di un libro, un convegno, un dibattito, una mostra e quant’altro non è la stessa cosa che farlo dal vivo, questo tipo di soluzione, paradossalmente, garantisce l’accesso e l’interazione all’evento di un pubblico molto più vasto rispetto a quello che realmente presenzierebbe dal vivo.
Su questa linea si è adeguata La Brigata di Raggiolo, la quale, avendo dovuto annullare la castagnatura – la festa della castagna che si svolge ogni anno tra fine ottobre e gli inizi di novembre nella piazza del paese completamente ricoperta da un tappeto di castagne, cui si associano convegni legati alla tradizione locale che si intreccia in maniera indissolubile al tipico frutto autunnale – non si è persa d’animo ed ha organizzato tutta una serie di appuntamenti che si possono seguire sia in loco, con le limitazioni imposte dal distanziamento sociale, sia in rete a partire da oggi 31 ottobre fino all’8 dicembre intitolandoli “La castagnatura al tempo del covid”.
Consentendo in questo modo a quanti ignorassero questa tradizione tipica casentinese di prenderne consapevolezza e viverla virtualmente.
Per farlo basta collegarsi in rete sui vari canali social della brigata https://www.facebook.com/BrigatadiRaggiolo, https://instagram.com/labrigatadiraggiolo?igshid=1uazcv2adtiwy
e sul sito https://www.raggiolo.it/la-brigata-di-raggiolo