Da quando lo pubblicai a maggio del 2021, ho sempre desiderato presentare UN UOMO BUONO (mio padre malato di Alzheimer) a Cavalleggeri. È lì che sono nato e cresciuto ed è lì che papà ha vissuto da quando si sposò fino al giorno in cui si spense. Utilizzo il verbo spegnere non perché non mi piaccia usare il verbo morire, ma perché davvero nel suo lungo e sofferto calvario – da quando scoppiò la malattia fino alla fine dei suoi giorni – papà visse come una candela consumandosi lentamente.
Continue ReadingArticoli recenti
- Scarpette appese al chiodo ma i ricordi restano vivi.
- L’innamorato dei tarocchi, l’uomo che integra in sé ragione e istinto.
- CASO SCURATI, PIU’ CHE CENSURA SI TRATTEREBBE DI UN GROTTESCO AUTOGOL DI REGIME
- L’Alchimia secondo Jung
- Presentazione “UN UOMO BUONO” nella chiesa di San ciro a Cavalleggeri d’Aosta