La convocazione questa mattina di Mario Draghi al Quirinale per ricevere dal Presidente Mattarella l’incarico di formare un governo tecnico istituzionale, dopo che il mandato esplorativo del Presidente della Camera Fico è naufragato, rappresenta la vittoria di Matteo Renzi e la sconfitta non solo della politica ma di quella buona fetta di addetti ai lavori i quali, quando sentivano tirare in ballo come probabile nuovo premier il nome dell’ex Presidente della BCE, si scompisciavano dal ridere, affermando con sicumera dalle colonne dei loro giornali, dai salotti televisivi o dalle loro pagine social “Draghi non ci pensa proprio, non è stupido!
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