GRAZIE RAGGIOLO!

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Sono ormai trascorse più di 48 ore dalla presentazione, la prima in assoluto, del mio romanzo IL RAGAZZO CHE DANZÒ CON IL MARE a Raggiolo, ma l’adrenalina prodotta nel sangue dalle emozioni della serata non accenna a placarsi. E pensare che quando partii da Napoli per la Toscana, tutto questo non era previsto…

L’idea di presentare il libro a Raggiolo mi venne quando, dopo essermi sentito al telefono con l’editore per un saluto e invitarlo a venirci a trovare con i suoi collaboratori a Raggiolo per trascorrere una giornata insieme – le Edizioni Helicon hanno sede a Poppi a pochi chilometri da Raggiolo, i casi della vita… – lei mi invitò alle presentazioni di due libri che si sarebbero svolte al “Pratello” di Poppi il 13 e il 17 agosto, chiedendomi se mi fosse piaciuto presentare anche il mio in quella sede, proponendomi come data il 18 agosto, nel tardo pomeriggio: ovviamente accettai con entusiasmo. Ma subito dopo, riflettendo, pensai che sarebbe stato meglio se fossimo riusciti a organizzarla a Raggiolo. Quindi la richiamai e le espressi il mio pensiero. L’idea non le dispiacque, l’importante che ci fosse stata partecipazione di gente. Risposi che ne avrei parlato con i responsabili della Brigata, una sorta di proloco, e poi le avrei fatto sapere.

L’indomani mi incontrai con il presidente della Brigata e lo misi al corrente dell’idea. La proposta gli parve interessante e fattibile, a patto che avessimo posticipato la presentazione alle 21 in quanto alle 17,30 del 18 era in programma la riunione dei soci. Come location mi prospettò lo slargo antistante il Sepolcreto: “Va benissimo!”, risposi.

Richiamai l’editore per ragguagliarlo sugli sviluppi: “Mi dia il tempo di sentire gli altri e le farò sapere”.

Il giorno dopo mi telefonò, confermando che andava bene farla in notturna a Raggiolo: “La relatrice sarà Cristiana Vettori, è un critico letterario”.

Da quel momento le mie vacanze raggiolatte assunsero tutt’altro significato. Il pensiero di presentare in anteprima il romanzo a Raggiolo dove praticamente era rinato dopo una lunga gestazione napoletana, mi sembrava un sogno!

Malgrado gli amici della Brigata avessero predisposto tutto nei minimi particolari, garantendomi finanche l’uso del microfono nel caso ce ne fosse stato bisogno, essendo per natura un carattere incline alle preoccupazioni, fino a quando non giunse il momento della presentazione, la tensione non mi abbandonò. Ciò che più temevo era il meteo che per il 18 sera dava tempo instabile, e la scarsezza di pubblico: per quanto potessi contare su sei/sette presenze certe, mi sembravano poche per una presentazione, per giunta in piazza.

La stessa mia preoccupazione riguardo all’affluenza di pubblico, come mi confidò in seguito, assillava anche il presidente della Brigata che fece allestire nella piazzetta venti sedie, attenendosi scrupolosamente alle norme anticovid, confidando che almeno la metà si riempissero.

 Fortunatamente la sera della presentazione il cielo stellato riluceva su di noi nel suo splendore; le sedie erano tutte occupate e tanta gente all’impiedi circondava lo slargo. Tra il pubblico c’erano anche il sindaco e il vicesindaco del paese: che pretendevo di più?

Fu solo allora che la tensione si sciolse, lasciando spazio alla soddisfazione perché il meteo aveva fallito per l’ennesima volta e per non aver tradito le aspettative dell’editore. Ma soprattutto per aver fatto bene a fidarmi di Raggiolo!

Pur non essendo raggiolatto di nascita, mi sento di esserlo di adozione. Come ho già detto e scritto più volte, considero Raggiolo un luogo dell’anima: un posto in cui l’essere ha modo di ritrovare se stesso immerso nella natura incontaminata in cui il paese è avvolto; nella quiete del silenzio rotto dal cinguettio degli uccelli, dallo stridere del falco che plana alto nell’aria; dall’eterno scosciare del fiume nel suo alveo di pietre e massi, il cui suono trafigge le fronde, diffondendosi nell’aria come una dolce melodia, accarezzando la mente e il cuore di quanti hanno la fortuna di ascoltarla.

Non a caso lo scorso anno pubblicai una raccolta di racconti e di riflessioni maturate a Raggiolo nel corso degli anni intitolata RAGGIOLO, UNO SCORCIO DI PARADISO IN TERRA.

Come quel libro, anche IL RAGAZZO CHE DANZÒ CON IL MARE è nato a Raggiolo, malgrado lo iniziai scrivere tra la fine degli anni novanta e gli inizi del duemila a Napoli. Per tutta una serie di motivi personali, è rimasto a decantare nel fatidico cassetto per quasi vent’anni. Quando lo ripresi, rileggendolo, mi resi conto che aveva bisogno di un’accurata revisione; che vi erano diversi punti che andavano sviluppati, altri tolti o modificati. Fu così che l’estate di due anni fa decisi di rivederlo durante il mio soggiorno estivo raggiolatto: sapevo che solo nella quiete di quel luogo avrei trovato la necessaria concentrazione per fare un buon lavoro.

Alla fine lo riscrissi ex novo, seppure la struttura di fondo restasse quella iniziale.

Ci lavorai tutta la vacanza, mattina e sera. Quando finalmente vi apposi la parola fine, ero in pace con me stesso, consapevole di aver fatto un lavoro dignitoso.

La conferma che su quest’aspetto non mi sbagliavo fu la telefonata che ricevetti agli inizi di dicembre dello scorso anno dalle Edizioni Helicon per comunicarmi che volevano pubblicarlo.

<<Quali sono le condizioni?>>, chiesi, reduce da alcune precedenti proposte editoriali indecenti dove mi si chiedevano migliaia di euro come contributo per le spese di pubblicazione.

<<Nessuna condizione. Il comitato di lettura ha letto il suo romanzo, gli è piaciuto e vogliamo pubblicarlo: lei non ci deve nulla!>>.

L’aver organizzato a Raggiolo la prima presentazione de IL RAGAZZO CHE DANZÒ CON IL MARE è per me motivo di grande gioia e soddisfazione: Raggiolo è il luogo dove fu concepito e scritto così come lo leggerete. Ma è anche il posto dove i miei figli sono cresciuti nel corso delle estati.

Poiché per un autore la pubblicazione di un libro equivale alla nascita di un “figlio”, essendo il mio romanzo nato a Raggiolo, mi sembrava giusto che fosse Raggiolo a battezzarlo, ad aprirgli la strada verso il mondo!

Grazie Raggiolo!

VIDEO DELLA PRESENTAZIONE

About Post Author

vincenzo giarritiello

Nato a Napoli nel 1964, Vincenzo Giarritiello fin da ragazzo coltiva la passione per la scrittura. Nel 1997 pubblica L’ULTIMA NOTTE E ALTRI RACCONTI con Tommaso Marotta Editore; nel 2000 LA SCELTA con le Edizioni Tracce di Pescara. Nel 1999 la rivista letteraria L’IMMAGINAZIONE pubblica il suo racconto BARTLEBY LO SCRIVANO… EPILOGO, rivisitazione del famoso racconto di H. Melville. Dal 2002 al 2009 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi tra cui uno presso la sezione femminile dell’IPM di Nisida, esperienza che racconta nel libro LE MIE RAGAZZE – RAGAZZE ROM SCRIVONO edito nel 2019. Tra il 2017 e il 2020 ha ristampato L’ULTIMA NOTTE e pubblicato SIGNATURE RERUM (il sussurro della sibilla), RAGGIOLO, UNO SCORCIO DI PRADISO IN TERRA e la raccolta di racconto L’UOMO CHE REALIZZAVA I SOGNI. Nel 2020 ha pubblicato con le edizioni Helicon il romanzo IL RAGAZZO CHE DANZÒCON IL MARE. Nel 2021, sempre con le Edizioni Helicon, ha pubblicato il romanzo UN UOMO BUONO (mio padre malato di Alzheimer). Ha collaborato e collabora con diverse associazioni culturali (Magaris; Lux in fabula), con riviste cartacee e digitali tra cui IL BOLLETTINO FLEGREO, NAPOLI PIÙ, MEMO, GIORNALE WOLF, COMUNICARE SENZA FRONTIERE, QUICAMPIFLEGREI.IT. Nel 2005 ha aperto il blog LA VOCE DI KAYFA e nel 2017 LA VOCE DI KAYFA 2.0. Dal 2019 ha attivato il sito www.vincenzogiarritiello.it. Per la sua attività di scrittore e poeta in vernacolo ha ricevuto riconoscimenti letterari.
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